E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!» E dalla paura gridarono. Ma subito Gesù parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» (Matteo 14: 26-27)

La paura è quella strana e indesiderata sensazione che ci accompagna fin dall’infanzia.
Frugando negli archivi dei tuoi ricordi troverai sempre qualcosa che riguarda la paura: il buio, gli animali, qualche bullo, e molto altro.
Crescendo ti sei confrontato con altri tipi di paura come quella del fallimento lavorativo o scolastico, del rigetto sociale, familiare e sentimentale, spirito di inadeguatezza…!
Ti sei sforzato a migliorare la tua autostima, hai aggiunto esperienze, la fede ti ha dato una grossa mano ma ogni tanto … la paura ti fa paura.

Poi la vita ci può condurre in dei fatti davanti ai quali siamo disarmati, cose più grandi di noi dove riconsideriamo i nostri limiti e le nostre impossibilità.
Come avvenne ai discepoli che si trovarono in una tempesta improvvisa, scoprirono che la loro forza era insufficiente, non avevano soluzioni, i lori occhi erano sulle onde spaventose e nessuno di loro aveva la capacità di aiutare gli altri.
Ti è mai successo? Quando tu non sei la soluzione per gli altri e gli altri non lo sono per te? Quando le onde annunciano la tua fine?
Una figura sulle acque si avvicina a loro pensano che è un fantasma, la paura distorce la visione e ti fa, addirittura, pensare che uno spirito è venuto a raccogliere la tua anima: credevano che prima di morire si vedono gli spiriti.
La paura ci può far sospettare di tutti fino al punto di chiudere il nostro cuore alla speranza e alla fede nel nostro Signore.

Penso alla prima volta che l’uomo conobbe la paura:
Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». (Genesi 3:10)

Guarda in questi passi chi e di chi ha avuto paura:
Gen. 18:15, 28:17, 2 Sam 6:9, Esodo 3:6, Marco 16:18, Ap. 1:17.

Ci sono momenti dove, nella confusione, invece di aver paura del problema si può aver paura della soluzione, proprio come i discepoli.
Nella tempesta ricorda che il Signore mantiene il controllo di tutto, tutto gli è sottoposto, Egli ha il potere di custodire la tua vita, Egli conosce le tue paure, Egli prende l’iniziativa e si avvicina a te.

Ogni scuola prevede un tempo di esami, anche la scuola di Dio. Il Signore collocò i Suoi in una tempesta affinché imparassero delle cose su di loro: paura e incredulità, cose sul loro Maestro, potere infinito e il Suo interesse per la loro vita.

Le Sue parole furono: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!»
Non aver paura, non sei senza Dio, Egli è venuto per calmare la tempesta e per dirti: ti amo!

Pastore Tino Di Domenico