Or la suocera di Simone era tormentata da una gran febbre; e lo pregarono per lei. Chinatosi su di lei, egli sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella subito si alzò e si mise a servirli. Luca 4: 38
Oggi il trono di Dio riceve più accuse che preghiere, salgono nei cieli terribili bestemmie e parole amare escono anche dalla bocca di quelli che sembravano i più devoti, nei mali la gente porta fuori quello che aveva nascosto nei confronti del Signore.

Dio! il grande sconosciuto, il grande assente, il grande colpevole, che processo torbido nel cuore degli uomini in relazione alla divinità, molti vivono come se lui non ci fosse, fanno leggi in contrasto con la sua parola, lo offendono disprezzando la sua santa natura e rigettando il prezioso dono del suo Figlio, ma appena succede un male tutti sono pronti a dargli colpa.

L’uomo sta devastando il pianeta, dono di Dio, contaminando l’aria, la terra e l’acqua con inquinamento e sfruttamento, sotterrando materiale tossico, gettando nei mari scorie radioattive, sparando nei cieli velenose polveri che riempiono i polmoni di grandi e piccoli, facendo esperimenti nucleari che rilasciano scie mortali e tante altre abominevoli cose, ma quando un dottore diagnostica un male … Dio perché? dove sei? non sei giusto!

Che dire poi di gente che infligge al suo corpo i più terribili mali , sanno che il fumo nuoce gravemente alla salute ma poi se la prendono con Dio quando i loro polmoni si riempiono di metastasi, indugiano nelle bevande alcoliche e quando il fegato sviluppa cirrosi alzano la voce contro Dio, si abbandonano alla promiscuità sessuale e quando arriva l’aids o altre malattie trattano Dio come un protettore fallito, ci si lancia come temerari in folli corse automobilistiche o da altezze elevate e quando arriva lo schianto, Dio perché hai permesso questo?

Se stai passando qualche travaglio in famiglia, ciò che sento di dirti è che Dio continua ad amare te e i tuoi cari, che il suo trono lo devi riempire di preghiere e non di lamenti, Lui è la tua speranza, se ti è stato detto che Egli è l’ultima speranza voglio dirti che Lui è l’unica speranza.

Anche i credenti si ammalano ma essi non incolpano Dio, anzi si rivolgono a Lui, hanno una speranza e una pace anche nel loro dolore, spesso fanno la differenza e sono di testimonianza proprio a causa della loro reazione nella malattia.

la casa di Pietro non fu risparmiata dalla malattia, sua suocera fu colpita da un tipo di febbre letale che la stava conducendo alla morte, tutti erano addolorati per lei, era stata una donna attiva e piena di vita ma adesso era pallida e moribonda su un letto di dolore, il testo dice che la febbre la tormentava, le procurava un forte malessere, oggi avrebbero usato la morfina per lenire il dolore e, i più progressisti, pensato all’eutanasia per non farla soffrire.

Pietro portò Gesù a casa sua, la verità è che oggi il Signore è benvenuto in poche case, molte famiglie sono lontane da lui, parenti divisi da interessi, la “religione da malattia” che compatta persone ostili al vangelo che si perdono in lunghe litanie o che chiedono aiuto a maghi e guaritori, luoghi di peccato nascosto dove sono avvenute o avvengono cose oscure e terribili; che la tua casa, invece, sia un luogo pronto e pulito per invitare Gesù.

Come fece Pietro, porta Gesù a casa tua ed Egli sgriderà le infermità e restituirà opportunità, quella che poco prima era moribonda si mise di nuovo all’opera.

Troppo semplice? Prova!

RISPLENDI
Tino Di Domenico